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L’impatto di intangibili e leadership sulle operazioni di M&A

Su Ticonzero, un articolo che dà conto di una recente ricerca condotta da HayGroup in partnership con la Sorbonne di Parigi.
La ricerca ha per oggetto le operazioni di fusione e acquisizione, e le ragioni dei loro frequenti fallimenti.
Interessanti le conclusioni:

    La ricerca HayGroup-La Sorbonne sulle 100 maggiori operazioni di M&A concluse in Europa negli ultimi 3 anni conferma risultati in parte già noti e contribuisce a creare interesse (ed evidenza empirica) intorno a due elementi che le ricerche precedenti hanno solo parzialmente segnalato lungo il filone, sempre attuale, del perchè le operazioni di M&A non sempre riescono a creare valore. Gli intangibles e la leadership emergono quali fattori preponderanti sui quali porre attenzione fin dalla fase di due diligence oltre alla più tradizionale valutazione delle sinergie economicofinanziarie e dei sistemi informativi. Questo infatti, come dimostrano i risultati, crea il potenziale per migliorare il processo decisionale, definisce aspettative realistiche sui risultati effettivamente conseguibili, favorisce il coinvolgimento del personale a vari livelli dell’organizzazione, e aumenta le probabilità che il processo di integrazione si concluda “mantenendo le promesse”.

    Molte M&A sono la risposta all’esigenza di raggiungere maggiori dimensioni e, quindi, un migliore posizionamento nell’arena competitiva nazionale e internazionale. Spesso la maggiore dimensione è una condizione necessaria ma tutt’altro che sufficiente. Le M&A hanno risvolti strategici e organizzativi che vengono regolarmente sottovalutati da chi le progetta e le realizza. Spesso, con una meccanica trasposizione di logiche industriali, c’è una sopravvalutazione delle economie di scala produttive. Quando invece, in un’attività sempre più immateriale sono decisive le economie di scala cognitive.