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Worklife balance: la felicità sta dentro di noi

Marshall e Kelly Goldsmith, su Businessweek, rendono conto di una loro ricerca sulla soddisfazione, sia nel breve termine (la felicità) che nel lungo termine (il senso) e sull’equilibrio tra vita lavorativa e vita privata (worklife balance).

I risultati della ricerca sono così sintetizzati dai due autori:

Ciò che abbiamo scoperto è per molti aspetti inatteso ma molto chiaro. C’è una correlazione molto chiara tra la felicità e il senso al lavoro ed a casa. In altri termini, coloro che provano felicità e senso in ambito professionale tendono a provarli anche al di fuori del lavoro. Coloro che si sentono infelici sul lavoro sono solitamente infelici a casa.

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La leadership secondo Goldsmith

Marshall Goldsmith risponde nel suo blog ad una domanda sulla necessità espressa da alcuni futuri leader di mostrare una maggiore fiducia in sè stessi.
Ecco la sua ricetta in sette passi:

    1. Decidi se veramente vuoi essere un leader.
      Molti degli MBAs che presentano problemi di fiducia in se stessi sono tecnici brillanti. Spesso trovano l’incertezza e l’ambiguità che deriva dal guidare le persone molto difficoltosa. Cercano le “risposte giuste” – come in una scuola di ingegneria. In alcuni casi, brillanti esperti tecnici devono continuare ad essere brillanti esperti tecnici – e non sentirsi obbligati a diventare manager.
    2. Fai la pace con l’ambiguità nel decision making.
      Di solito non ci sono risposte giuste e chiare quando devi assumere decisioni complesse che riguardano il business.
    3. Raccogli una quantità ragionevole di dati, coinvolgi le persone, poi segui le tue sensazioni e fai ciò che senti essere giusto.
    4. Accetta il fatto che ogni tanto sbaglierai.
      Lo fanno tutti.
    5. Divertiti!
      La vita è breve. Perché ti dovresti aspettare che i tuoi collaboratori dimostrino entusiasmo positivo se non lo vedono in te?
    6. Quando hai preso una decisione, impegnati e portala avanti.
      Non continuare a fare altre ipotesi. Se devi cambiare strada, devi cambiare strada. Se non ti impegni, ciò che dovrai sempre fare è cambiare strada.
    7. Dimostra coraggio all’esterno, anche quando non lo senti dentro.
      Tutti a volte abbiamo paura – fa parte dell’essere uomini. Se stai per guidare delle persone in tempi duri, avrai bisogno di mostrare più coraggio che paura. Quando i collaboratori  leggono preoccupazione e timore sul viso di un leader, iniziano a perdere fiducia nella sua capacità di comandare.

Mi pare una buona lista, anche se su un paio di punti ho qualche perplessità. Prima di esprimerle, però, vorrei sapere che cosa ne pensate voi…