Il Centro mondiale delle domande

Del mio preferire le domande alle risposte avevo già scritto qui.

Questa mattina, ascoltando il podcast del Festival delle Scienze 2010, un intervento di John Brockman, fondatore di Edge, mi ha molto colpito.
Racconta proprio della nascita di Edge, e di come tutto il progetto si basi sull’importanza delle domande.

Brockman ha detto (più o meno):

Edge è il prodotto di un esperimento fallito, un esperimento artistico. Un artista ormai deceduto nel 1971 ha ideato il “centro mondiale delle domande”.
Per trovare una eziologia della conoscenza mondiale non si possono leggere 6 milioni di libri nella biblioteca di Harvard.
Si raccolgono le 100 menti più sofisticate del mondo, le si barrica dentro ad una stanza finché non si pongono le domande che in realtà pongono a loro stessi.
E questo vi dà un’eziologia della conoscenza mondiale che non possono darvi né i database né tutti i libri del mondo.
Io mi sono ispirato a questa idea 10 anni dopo. Ho creato il Reality Club che ha portato al sito web Edge.

Mi paiono un bel concetto ed una bella e fertile curiosità: che cosa si chiedono le grandi menti?

Io avrei anche un’altra curiosità: che libri leggono o hanno letto le grandi menti?
E, su questi libri, quali frasi sottolineano?
Su che cosa puntano la loro attenzione?

E forse nel nostro piccolo, (in vista di un periodo con dei ritmi di lavoro un po’ più rilassati) possiamo anche provarci a fare un cosa così.
Voi, che domande vi state ponendo? (Qualsiasi tipo di domanda…)
E che libri state leggendo?
E quali frasi sottolineate su questi libri?

2 commenti
  1. stefano gatti dice:

    Che post stimolante …
    sui libri che leggo sto cercando di tenerne traccia con un archivio digitale
    sulle parti “sottolineate” sto cercando di tenerne traccia su un wiki personale ma anche una mappa mentale per libro letto è stata un’idea …
    diciamo tante idee, tante domande e ancora poca concretezza …

  2. Paolo Bruttini dice:

    Ottimo post Luca. Grazie. Fino a 5 anni fa leggevo molta psicoanalisi (Bion, Pagliarani). Poi ho capito che le risposte alle mie domande le avrei trovate nei filosofi. Agamben, Gargani tra gli altri. In quest’ultima stagione mi rIfugio nella prassi. Ad esempio i sociologi del capitale sociale. Putnam e Burt soprattutto. Ma mi hai fatto riflettere sul fatto che sto cercando nuovi modi per riformulare le stesse domande. Ciao.

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