Problem solving e prevenzione
Nel sul libro “Il cigno nero” Nassim Nicholas Taleb dedica un passaggio molto interessante a quella che egli definisce “un nuovo tipo di ingratitudine”.
[…] Ma esistono eroi ancora più bistrattati, ossia la tristissima categoria di coloro dei quali non sappiamo che furono eroi, che ci hanno salvato la vita, che ci hanno aiutato a evitare catastrofi. Tali personaggi non hanno lasciato traccia e non erano neanche consapevoli del loro contributo. Ricordiamo i martiri che sono morti per cause che conosciamo, mai quelli che hanno fornito un apporto altrettanto importante a cause di cui non siamo venuti a conoscenza proprio perché hanno avuto successo. La nostra ingratitudine verso i poeti maledetti non è niente rispetto a questo tipo di irriconoscenza. Questa tipologia di ingratitudine è molto più crudele: l’eroe silenzioso si sente inutile.
Quindi Taleb invita a fare un esperimento mentale: immaginiamo che un legislatore prima dell’11 settembre avesse avuto la lungimiranza di prevedere le modalità dell’attacco e fosse riuscito a prevenirlo imponendo, per esempio, alle compagnie aeree di dotare le cabine di pilotaggio di porte antiproiettile. Che cosa sarebbe accaduto? I terroristi non avrebbero potuto effettuare l’attacco, ma nessuno lo avrebbe mai saputo. Le compagnie aeree avrebbero preso questo obbligo come una nuova, inutile seccatura, e così i piloti e i passeggeri.
Vox clamantis in deserto, il legislatore certamente non sarebbe passato alla storia. Egli stesso, sostiene Taleb, sarebbe morto pensando di non aver fatto nulla di utile.
Continuiamo a riempirci la bocca del fatto che la prevenzione è più utile della cura, ma, proprio per la sua invisibilità, la prevenzione non viene premiata.
Portiamo sugli scudi, invece, chi (riprendiamo l’esempio dell’11 settembre) ha compiuto gesti eroici che sono la conseguenza di miopia e di incapacità di prevenire.
E questo vale anche nel mondo del business: il manager protagonista di un salvataggio ha una visibilità infinitamente superiore rispetto a chi ogni giorno fa scelte che permettono ad aziende ed organizzazioni di non arrivare sull’orlo del baratro.
Taleb conclude così:
“Esaltiamo coloro che hanno lasciato i loro nomi nei libri di storia a spese di coloro che hanno offerto un contributo, ma di cui i libri tacciono. La razza umana non è solo superficiale (in un certo senso, a questo si può rimediare), ma anche ingiusta”.
Riflettendo su queste considerazioni, mi sono venuti in mente una serie di persone (manager, imprenditori, responsabili della sicurezza, persone comuni) che in questi ultimi tempi ho visto agire in ottica di prevenzione e che, con tutta probabilità, hanno evitato piccoli o grandi disastri.
A loro dedico questo piccolo post.
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