Autostima
Sul numero 182 di Focus, il dossier è dedicato all’autostima.
Ho preparato un test, che trovate a pagina 182.
Lo psicologo William James definiva l’autostima come il rapporto tra il Sé percepito di una persona e il suo Sé ideale. In parole più semplici, è come dire: "ho stima di me stesso quanto più mi sento di somigliare a quello che vorrei essere".
Il Sé percepito equivale infatti al concetto di sé, alla conoscenza di quelle caratteristiche, capacità, abilità, qualità che costituiscono il nostro bagaglio personale; mentre il Sé ideale è l’immagine del tipo di persona che sogniamo di essere.
Secondo James una persona il cui Sé percepito è molto diverso dal Sé ideale, inevitabilmente sperimenterà una bassa autostima. L’ampiezza della differenza tra come ci percepiamo e come vorremmo essere è infatti un indicatore importante del grado di soddisfazione che proviamo riguardo a noi stessi. Di conseguenza, secondo la definizione di James, l’autostima è il risultato del confronto tra i risultati che otteniamo quotidianamente e quanto ci saremmo apettati di ottenere.
L’autostima si compone di diversi "mattoni", che insieme contribuiscono a creare un’immagine positiva di sé, utile per affrontare le sfide e le situazioni che la vita ci pone di fronte. Per esempio, l’amore e l’apprezzamento per se stessi, la sensazione di adeguatezza, la convinzione che non è necessario essere perfetti, l’attitudine a guardare il futuro positivamente e in maniera efficace.
Se avete provato il test e avete commenti, potete farli qui.
ho appena effettuato il test…ma non ho capito una cosa!le prime 10 domande dovrebbero dare un massimo di 28 punti, ma se dessi tutte risposte E, ottenendo 2 punti a risposta avrei, se la matematica non è un opinione, 2×10=20. O sbaglio?Questo per dimostrare che non ho una scarsa autostima e so andare incontro anche a una figuraccia in worldwideweb! 🙂