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A portata di mouse [2]

Per la seconda volta (la prima qui), alcuni link a cose interessanti che mi sono capitate a portata di mouse in questi giorni, che potrebbero stimolare a qualche riflessione.

Innanzitutto, per chi come me ama il tema del mapping, con annessi e connessi, il blog Sinsemia è una fonte di informazioni e stimoli puntuali e molto ricchi.
In questi giorni ho letto due post di Luciano Perondi:

Dal blog Attuazione, invece, un post provocatorio, che ho già segnalato sulla pagina facebook del blog:

  • Lavorare contro voglia

Non concordo con l’uso che viene fatto di alcuni termini, secondo me non sempre preciso, ma la visione generale è interessante. Continua a leggere

Superwoman Syndrome

Dena Patton chiama Superwoman Syndrome (rivolgendosi soprattutto alle donne) il fallimento nel gestire le proprie capacità e i propri limiti, rinunciando così ad uno stile di vita salutare e soddisfacente. E le conseguenze di questa rinuncia non sono da poco, sia sul piano fisico che su quello mentale e spirituale.

In questo articolo su Entrepreneur.com condivide la sua esperienza di business coach, con alcune indicazioni per ristabilire quei salutari confini che permettono di rivestire il propri ruoli con maggiore serenità e con il recupero di un salutare equilibrio.

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Creatitivà e tempo

Continua serrato, in questi giorni, il confronto con i partecipanti alle mie lezioni.
Questa volta il tema è la gestione del tempo, e la mia affermazione secondo cui, nella comunicazione circa il tempo, un leader deve presidiare tre messaggi fondamentali:

  • Primo messaggio: la creazione di un linguaggio condiviso circa i concetti di urgenza / importanza / priorità
  • Secondo messaggio: la definizione di un obiettivo che riguarda la gestione del tempo: ridurre il più possibile l’area della crisi
  • Terzo messaggio: la gestione delle principali strategie per ottenere questo obiettivo: delega, programmazione, proazione, definizione di confini

 In particolare, l’attenzione è sul secondo messaggio: l’area della crisi è quell’area che comprende quelle attività che, per la loro urgenza e poca prevedibilità e per la loro importanza, e quindi per il loro impatto sugli obiettivi, sono fonte di stress e, spesso, di scarsa efficacia.
Francesco Moschetti (grazie per lo stimolo!) mi fa notare come molti  ritengono di performare meglio proprio quando l’attività è poco prevedibile sottolineando come alla base di questa convinzione ci sia, forse, una certa confusione tra pressione sul tempo e senso di sfida.

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