Una sola

Per questa faccenda della voce, presto attenzione a cose che di solito mi sfuggono.
Cose da scrittori, per esempio.
La voce è roba buona per loro: facile che c’è qualcosa che si può imparare.

Su The Atlantic, gli otto suggerimenti di Kurt Vonnegut per scrivere un bella storia (scoperti via Luca De Biase).

Uno mi interessa:

Scrivi per piacere a una sola persona. Se apri una finestra e fai l’amore con il mondo, per così dire, la tua storia prenderà una polmonite.

Che già come l’ha detto valeva il viaggio.

Mi piacerebbe chiedere a Vonnegut

Una sola persona, sì, ma reale o immaginaria?

Credo avrebbe risposto

E dove sta la differenza?

Che è una risposta diversa da “Non fa differenza”.
A Vonnegut non sfuggiva la diversità.

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