Un pensiero
Una circostanza che non ho cercato mi porta, questa notte, al fare una cosa che non facevo da un tempo sufficiente da non ricordare nemmeno se l’ho mai fatta, una cosa così. Sì, forse, a pensarci bene, una volta. Ma non ne sono sicuro.
E questa cosa è ripetere lo stesso gesto.
Minuti. Poi ore.
Guardare, a voler entrare nel dettaglio, è il gesto. Ma non credo che conti. Guardare un viso fino a intuire i movimenti da nulla degli occhi sotto le palpebre di chi dorme. E quelli più ampi che portano il collo e le spalle a un leggero sussulto.
Fare questa cosa abbastanza a lungo da pensare, a un dato momento, di poterli anticipare, questi movimenti, di un attimo. E che quell’attimo di attesa confermata è tutto. Proprio tutto, ciò che si possa volere.
Non è questo, il pensiero. Qui non ce n’è, di pensieri.
Il pensiero è che tra qualche ora si torna al mondo. E che quel mondo mi sembrerà un po’ (ma poco) più lontano.
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