Vivo con prudenza
Il Vangelo di questa domenica propone la parabola delle dieci vergini.
Mi è piaciuto molto un commento: a fare la differenza tra le vergini sagge e le vergini stolte è la prudenza, più che la volontà.
Tutte si sono assopite.
Ma le vergini sagge, prima di assopirsi, hanno provveduto all’olio per la lampada. Le stolte no. Per questo, all’arrivo dello sposo, le prime sono pronte, le seconde sono dovute uscire a cercare l’olio e restano irreparabilmente escluse dalle nozze.
È una bella virtù, la prudenza, che comprende la capacità di prevedere (lo sposo potrebbe tardare), ma anche di agire di conseguenza (porto con me una riserva d’olio).
Mi sono ricordato di una strofa di una canzone di Fossati:
Vivo con prudenza
come un buon mercante in un grande affare.
Più spesso, come i topi,
sento la mia ombra fra i muri
scivolare.
Si tratta di una canzone di guerra. E la prudenza ha tutto un suo senso.
Non ci ho pensato, però, nel ricordarmela.
Se la devo dire tutta, ho pensato, invece, che mi succede spesso di sentirmi più topo che buon mercante…
… o forse la saggezza prevede il fatto di essere prudenti, di essere pronti di fronte all’imprevisto (o perlomeno di avere i mezzi sufficienti per superarlo!).
Ma sicuramente la prudenza, la riflessione, prima dell’azione (il paragone con i topi è un po’ forte 🙂 )sono sicuramente caratteristiche che ritrovo anche in me.
Buona giornata Luca.