To Do or to Have?
Qualche tempo fa, in una interessante conversazione con un amico (davanti ad un paesaggio incantevole: proprio il panorama ci aveva condotti all’argomento) ho sostenuto la mia preferenza per l’acquisto di esperienze piuttosto che di oggetti.
Mi spiego meglio: preferisco mille volte spendere denaro per vacanze, gite, visite a musei, cene, cinema piuttosto che per oggetti (orologi, scarpe, abiti, suppellettili, eccetera).
Mi consola constatare come la ricerca abbia dimostrato che l’acquisto di esperienze generi maggiore felicità a breve e lungo termine rispetto all’acquisto di oggetti.
I motivi?
- Il ricordo delle esperienze tende a migliorare nel tempo (mentre gli oggetti tendono, nella grande maggioranza dei casi, a deteriorare il loro valore nel tempo)
- Le esperienze tendono a generare socievolezza (perché vengono condivise, durante o dopo l’esperienza stessa), mentre gli oggetti possono generare isolamento causato dall’invidia.
Mi trovo totalmente in accordo con questa visione!
Anche io sono molto più propenso all’acquisto di ESPERIENZE: non c’è nulla di più appagante!
Credo che l’acquisto di cose sia semplicemente un caso particolare dell’acquisto di esperienze. Se proviamo a riflettere, gli oggetti non sono altro che i nostri modi di vedere la realtà.
Per un collezionista di francobolli acquistare un francobollo è un’esperienza assolutamente diversa da quella di uno che non capisce nulla di francobolli e acquista il medesimo francobollo.
Sono sicuramente per il “to do”!
Ogni esperienza ci può portare ad apprendere qualche cosa di nuovo (come Kolb ci suggerisce), che è la nostra vera ricchezza.
argomento molto interessante,
del quale avevo letto in questo bel saggio qualche hanno fà
Pine Joseph B.; Gilmore James H. – L’ economia delle esperienze.