Un grido in cerca di una bocca
Ho letto questo brano di Baricco molti anni fa.
Mi era piaciuto, molto.
In questi giorni mi è ritornato in mente a proposito di quanto avevo scritto lo scorso aprile in questo post.
L’inizio è un qualcosa di molto vicino a ciò che volevo dire e che mi si agita in testa in questi giorni:
Ha un bello spremersi, il mondo tutto, per intrattenerti con il suo grande show quotidiano, a suon di dollari lacrime e sangue, ma poi c’è sempre la volta che a inchiodarti per la meraviglia è il niente di una frase, letta per caso, lunga poche parole, un’inezia.
Ecco, proprio questo: a volte a inchiodarti è il niente di una frase, o di un episodio, o di una storia minima.
Un’inezia.
Che, però, ti cambia un pezzo di vita. O, per lo meno, il tuo modo di guardarlo, quel pezzo di vita.
E non è nemmeno tanto importante se, dentro di te, sei d’accordo oppure no con quel modo di guardarlo, e se qualcun altro lo sarà (d’accordo, intendo).
Perché quell’inezia ti ha tolto un po’ di ingenuità (o di immaturità?). Per sempre.
A questo sto pensando, forse perché è vacanza, e non c’è di meglio da fare.
O, forse, perché è vacanza e non c’è di peggio da fare.
o forse perchè in vacanza recuperiamo tempo/spazio perchè il pensiero possa camminare ed espandersi. Tempo prezioso che andrebbe protetto dal chiasso e dalle “distrazioni”.
grazie anche per questa condivisione
Sinceramente non credo che siano le piccole cose a cambiarci la vita,credo che alla fine si sedimentino una sopra all’altra per accompagnarci più o meno lietamente…ma le cose che ci fanno deviare o apprezzare meglio il nostro sentiero nel bene o nel male siano i grandi appuntamenti della nostra vita quelle che io chiamo le MILESTONE EMOZIONALI
@giulia: grazie a te
@Gianpaolo: naturalmente non escludo l’idea che ci siano, nella vita, alcuni momenti chiave che ne cambiano il corso. Ciò che chiedo invece, io, di non escludere, è la possibilità che il cambiamento nasca dall’elaborazione di cose minime.