Metti il vino in tavola
Ieri sono stato ad ascoltare, per un motivo che non serve che spieghi, gente che parlava del suo mestiere, di ricerche e, in qualche caso, di progetti.
Il loro mestiere è salvare vite umane. Medici.
Mi fa sempre un po’ impressione ascoltarli. Non necessariamente è un’impressione buona.
Ieri, in molti casi, sì.
Poi, dopo questa cosa, ci hanno accompagnati tutti a visitare una cantina vinicola. Sembra non c’entri nulla.
In qualche modo, pur se con un po’ di sforzo, c’entrava.
Nella cantina mi è venuta in mente una cosa che un amico sacerdote mi ha detto il giorno in cui io e Maddalena (mia moglie, oggi, allora non ancora) ci siamo presi un giorno per prepararci a condividere i giorni che sarebbero seguiti.
Ci ha offerto del vino, a tavola, e ci ha detto che, nel mondo ebraico, il vino è la bevanda della festa.
Ecco, ci ha detto (più o meno), non fate mancare il vino sulla vostra tavola.
Voleva dire di non far mancare la festa nella nostra vita.
Non ne sono stato capace sempre, di mettere vino in tavola.
Ieri qualcuno me lo ha voluto ricordare.
Che forte, bellissimo Luca!!
Grazie Genny…
In una famiglia cristiana ci sono tre altari;il primo è la mensa intorno a cui sono seduti il marito che teme il Signore e cammina nelle sue vie; la moglie come vite feconda e i figli come virgulti d’ulivo, come dice il salmo 128(127); il secondo è talamo nuziale e il terzo quello della mensa dell’ Eucarestia. Sono queste le tre feste a cui non deve mai mancare il vino; se manca uno di questi altari non c’è più né vino né ragione per fare festa.