Il tratto dell’imprenditorialità
L’imprenditorialità come malattia.
Con questo titolo provocatorio, Jeff Stibel, sul blog di Harvard Business Review, ha offerto una visione dell’imprenditorialità che si basa su un assunto: l’imprenditorialità è un tratto della personalità che non ha nulla a che vedere con la propensione al rischio, la tipologia di business, o il ruolo ricoperto.
Semplicemente, l’imprenditorialità è una malattia con dei sintomi precisi.
E il più evidente di questi sintomi è una sorta di maniacalità.
Gli imprenditori sono sempre concentrati, amano ciò che fanno e ne sono pressoché ossessionati, spesso tanto da dimenticare di svolgere altre, banali attività (come nutrirsi, per esempio).
Non è una cosa che si impara. O ce l’hai o non ce l’hai.
Ecco, questo è il tratto che caratterizza l’imprenditorialità.
Attenzione, non è una garanzia di successo, anzi.
Molte persone che posseggono questo tratto falliscono, e molti che non lo posseggono hanno successo.
Per trasformare l’imprenditorialità in successo si deve, secondo Stibel, aggiungere all’imprenditorialità la capacità di fare leva sui propri punti di forza e lasciare perdere i punti deboli.
Ma questo è comune a imprenditori e non imprenditori.
Quindi, in conclusione dell’articolo:
Se sei un imprenditore, usa questa caratteristica e traine vantaggio. Ma se non lo sei, non provare a diventarlo. (Non funzionerà – e poi, perché dovresti cercare di contrarre una malattia? Non proveresti mai a contrarre il morbillo). Piuttosto, comprendi che cosa fai meglio, e punta a farlo meglio di chiunque altro. E se la tua organizzazione, per avere successo, ha bisogno di un imprenditore, semplicemente assumine uno.
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