Competenza apparente
Via New York Times, scopro questo paper che illustra come i CEO delle aziende appaiano come più competenti rispetto a chi CEO non è.
Ecco una breve sintesi dello studio tratta dall’abstract:
Abbiamo condotto un esperimento del tipo dei concorsi di bellezza, utilizzando quasi 2.000 soggetti per studiare i tratti del viso dei CEO. In un esperimento abbiamo utilizzato coppie di fotografie ed abbiamo scoperto che le persone giudicano i visi dei CEO come più “competenti” e meno “piacevoli” rispetto ai visi dei non-CEO.
In un altro esperimento abbiamo messo a confronto CEO di grandi aziende con CEO di piccole aziende ed abbiamo scoperto come i CEO delle grandi aziende appaiano come più competenti e piacevoli.
In un terzo esperimento, i soggetti hanno classificato numericamente i tratti facciali dei CEO. Abbiamo trovato una relazione tra il compenso dei manager e questa classifica di “competenza” percepita.
La nostra analisi esplora queste scoperte in dettaglio e mostra come il punteggio assegnato ai tratti facciali possa essere spiegato dal punteggio quantitativo ottenuto nella “maturità” o nell’apparenza “non infantile” dei CEO.
Come a dire che a coloro che appaiono più maturi viene assegnato un maggiore punteggio nelle “competenze”.
Questa scoperta è potenzialmente preoccupante, visto che le ricerche psicologiche mostrano come le persone con un aspetto infantile spesso posseggono doti opposte rispetto a quelle che vengono proiettate dai tratti del loro viso. Coerentemente con questo risultato, non abbiamo trovato prova che le aziende con CEO che appaiono più competenti, mostrino performance migliori. Essenzialmente, l’apparenza della “competenza” dice molto poco circa la vera competenza.
Quindi, apparire competenti offre un bel vantaggio, se non alle organizzazioni, per lo meno a chi le guida.
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