Trappole per nuovi CEO

In questo breve articolo per HBS Working Knoledge Michael Porter traccia alcune sorprese di fronte alle quali potrebbe venirsi a trovare un nuovo CEO, e che, mescolate con i limiti di tempo e di informazioni ed il cambiamento nelle relazioni professionali, rappresentano spesso la causa dei loro fallimenti.
Ogni sorpresa è seguita da alcuni segnali che ne rivelano la pervasività nell’organizzazione.
Porter le chiama “Sorprese”, ad indicare che spesso i CEO si trovano totalmente impreparati a questi tipi di situazioni, e che non hanno strumenti efficaci per fronteggiarle e correggerle.
Eccone l’elenco, con i relativi segnali:

Sorpresa 1: Non puoi guidare l’azienda

  • Sei coinvolto in troppe riunioni e discussioni tattiche
  • Ci sono troppe giornate nelle quali ti senti come se avessi perso il controllo del tuo tempo

Sorpresa 2: Dare ordini è dispendioso

  • Sei diventato il collo di bottiglia
  • I collaboratori sono eccessivamente inclini a consultarti prima di agire
  • Le persone utilizzano il tuo nome come garanzia (Lo ha detto il CEO…)

Sorpresa 3: È difficile sapere che cosa sta veramente succedendo

  • Incominci a venire a sapere cose che ti sorprendono
  • Vieni a sapere le cose dopo che sono accadute
  • Vieni a conoscenza di preoccupazioni e pareri contrari da voci di corridoio invece che direttamente

Sopresa 4: Tu stai sempre lanciando un messaggio

  • Tra i collaboratori circolano storie sul tuo comportamento che distorcono (in positivo o in negativo) la realtà
  • Le persone attorno a te agiscono in modi che indicano che stanno cercando di anticipare ciò che gradisci o che non gradisci

Sorpresa 5: Non sei il Boss

  • Non sai dove collocarti tra i membri del Board
  • Non sono chiari i ruoli e le responsabilità del Board e dei manager
  • Le discussioni nelle riunioni del Board si limitano per lo più a riportare le decisioni e i risultati del management

Sorpresa 6: Fare l’interesse degli azionisti non è l’obiettivo

  • Il management ed il board giocano i loro atti sulla base degli effetti sui prezzi delle azioni
  • Analisti che non conoscono il business spingono su decisioni che mettono a rischio la solidità dell’azienda
  • Gli incentivi sono sproporzionatamente legati al prezzo delle azioni

Sorpresa 7: Tu rimani sempre e comunque solo un uomo

  • Concedi interviste che riguardano te invece che riguardare l’azienda
  • Il tuo stile di vita è più lussuoso e pieno di privilegi rispetto a quello degli altri manager

Prese insieme, le sette soprese dovrebbero implicare tre conseguenze alle quali il nuovo CEO dovrebbe uniformare la propria azione:

Primo
Il CEO deve imparare a gestire il contesto organizzativo piuttosto che focalizzarsi sull’operatività quotidiana, agendo in maniera indiretta (stabilendo e comunicando la strategia, selezionando e facendo crescere le persone chiave) per creare le condizioni che aiutano gli altri a prendere le decisioni migliori.

Secondo
Deve riconoscere il fatto che la sua posizione non gli dà il diritto di comandare, né gli garantisce la lealtà dell’organizzazione.
Si deve, quindi, preoccupare di guadagnarsi e mantenere il diritto morale a guidare l’organizzazione.
I CEO possono facilmente perdere la loro leadership se la loro vision non è convincente, se le loro azioni non sono coerenti con i valori che professano, se il loro interesse personale sembra venire prima del benessere dell’azienda.
Devono, quindi, aver ben presente che il successo si basa sulla loro capacità di ottenere un impegno volontario, piuttosto che di forzare all’obbedienza.

Terzo
Il CEO non si deve sentire totalmente assorbito dal suo ruolo, deve tenere i piedi ben piantati a terra, perché soltanto con un buon equilibrio ed evitando i deliri di onnipotenza potrà assumere decisioni nell’interesse dell’azienda e per la sua prosperità futura.

Soltanto un breve commento, per sottolineare come molti dei rischi elencati abbiano a che vedere con gli scarsi strumenti che spesso i top manager hanno a disposizione per leggere

Molte parti del rendiconto di Porter sembrano più vicine al contesto americano che a quello italiano.
Ma credo che la riflessione su alcuni punti (specialmente i primi) possa essere utile anche ai CEO ed ai manager nostrani.

1 commento
  1. executive business coaching dice:

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