I tratti di un leader forte
John Baldoni, sul suo blog, fa il ritratto del leader forte, e ne individua i tratti caratteriali essenziali.
La forza, dice, è fondamentale quando le cose non vanno bene, quando l’economia ristagna, quando il mercato traballa, quando appare un nuovo concorrente all’orizzonte. E poi, quando le teste sono contate e tutti si domandano quale sarà la prossima a cadere. Tempi duri richiedono una leadership forte.
Con queste caratteristiche:
Il leader forte disinnesca la tensione
La capacità di agire sotto stress è una pre-condizione della leadership, ma troppa pressione è l’anticamera del disastro.
È compito del leader mantenere il senso di urgenza e criticità, ma anche dare alle persone lo spazio per respirare.
Va tenuto ben presente che la tensione che deriva da conflitti interpersonali raramente è positiva: i leader devono sradicarla prendendo decisioni ferme su chi lavora con chi e perché.
Il leader forte sa rialzarsi quando cade al tappeto
Non ci si deve vergognare di esser caduti. Lo sport ce lo insegna.
Quello che importa è ciò che si fa nell’istante successivo.
Le strategie falliscono, le capacità si dimostano inadeguate, i progetti vanno a rilento. Tutto questo accade.
È dovere del leader rialzarsi e rimettersi al lavoro. Tutto questo richiede resistenza, e capacità di confrontarsi con le avversità perseverando.
Il leader forte sa dare sfogo alla propria rabbia
Di fronte ad un collaboratore che commette un errore madornale, di cui era stato avvisato, è naturale provare rabbia.
Ed è normale fare oggetto il collaboratore delle proprie lamentele. La sfida è quella di dare sfogo alla propria rabbia prendendo ad oggetto l’azione, non la persona.
C’è un ultimo, importante tratto che non può mancare ad un leader forte: l’umiltà.
Può sembrare in contrasto con la forza. In realtà, un leader che sa ammettere i propri errori dimostra di possedere il giusto tipo di forza interiore.
Perchè dimostra di sapere, egli per primo, accettare le conseguenze delle proprie azioni.
E perchè dimostra umanità: gli uomini commettono errori.
È questo che gli dà la capacità di andare oltre i propri errori.
Molto interessante. sarebbe altrettanto utile studiare le dinamiche opposte.
può capitare che il leader attraversi un periodo di difficoltà. nel gruppo alcuni lo sostengono, altri criticano, altri approfittano per erodere ed attribuirsi parte del potere.
una capacità fondamentale e poco analizzata è crearsi un gruppo fedele, ovviamente non a discapito delle prestazioni aziendali come invece accade in molte pmi.
ciao
andrea
Grazie per il suggerimento… cercherò approfondimenti nelle prossime settimane.
tra le capacità di un leader inserirei la capacità di entrare in empatia con il prossimo. la capacità di conoscere i follower e di individuare coloro che possono essere di disturbo al raggiungimento dell’obiettivo. quindi neutralizzare comportamenti negativi.
Grazie Mary.
Condivido che la capacità di gestire relazioni e alleanze non deve assolutamente mancare ad un leader, specialmente se (ed è l’oggetto di questo articolo) si tratta di un leader “forte”