E-learning, e-teaching
Su 7th Floor, un’intervista al prof. Alberto Quagliata, esperto di e-learning, che pone una distinzione tra e-teaching ed e-learning.
Posto che
con l’espressione e-learning ci riferiamo agli ambienti on line per la costruzione condivisa del sapere: i percorsi formativi del “vero” e-learning valorizzano l’assunzione di responsabilità del soggetto che apprende, l’importanza della costruzione progressiva e condivisa degli elementi costitutivi del sapere, la fruizione di una pluralità di ambienti operativi (forum, wiki, chat, file di gruppo) che interagiscono tra loro e consentono agli utenti di collaborare per l’elaborazione di interpretazioni condivise e di nuovi elementi di conoscenza: il vero e-learning favorisce l’apprendimento significativo e sollecita l’interpretazione delle organizzazioni del lavoro come comunità di apprendimento,
nella maggior parte dei casi i progetti di cosiddetto e-learning constano di ambienti on line per l’istruzione a distanza: piattaforme che erogano agli iscritti una serie di unità formative e moduli didattici, valutazioni, glossari, esercitazioni. Qualche volta è presente un forum, ma il suo utilizzo è lasciato più alla libera iniziativa degli studenti piuttosto che fare parte integrante del piano formativo.
Mancano quasi completamente gli strumenti per la costruzione condivisa del sapere e per l’interazione tra gli alunni. Per la creazione, quindi, di comunità di apprendimento.
Naturalmente, in un processo formativo, possono convivere e-teaching ed e-learning.
Mi pare che, in linea di massima, le conclusioni siano dello stesso tono di quelle che ho cercato di tracciare qui.
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