Sul cambiamento

Via Humanitech, un’interessante schematizzazione (Fonte: La visione integrata dell’IT Governance, Risk e Compliance, ADFOR – 2008) degli ingredienti necessari a generare un cambiamento.
Un cambiamento è il prodotto di:

  • Vision e leadership
  • Competenze
  • Incentivi
  • Mezzi
  • Piano di implementazione

La mancanza anche di uno solo di questi elementi porta verso situazioni poco auspicabili.
Naturalmente, la mancanza di più elementi somma gli effetti negativi.

Come giustamente fa notare Dario Banfi, schematizzare è sempre un po’ tradire.
Del resto, un modello è in sè un riduttore di complessità.
E questo mi pare uno schema davvero molto esplicativo.

Una sola nota sull’ingrediente degli incentivi.
La loro mancanza genera resistenza.
Credo che, allora,  più che di incentivi si debba parlare di disponibilità al cambiamento, di cui l’incentivazione è un elemento, ma non l’unico.

Che ne dite?

2 commenti
  1. mario dice:

    Illuminante.
    Come sempre, Grazie!
    Credo che si debba parlare di “disponibilità al cambiamento” nel termine di una “condivisione” della necessità del cambiamento

  2. Massimo dice:

    Post che definirei “succoso”.
    A mio parere, nella logica di gestire attivamente il processo, parlare di “disponibilità al cambiamento” non è utile, perché ripone la responsabilità negli altri attori (l’unica utilità è che, in caso di fallimento, posso sempre dire che “non c’era disponibilità da parte degli altri…” :-).
    Parlare di “incentivi” (io li intendo come tutte le leve che posso utilizzare per rendere il cambiamento motivante per chi lo deve affrontare) pone al contrario al centro della responsabilità il gestore del processo, che è l’unico in grado di agire in tal senso (l’alternativa è aspettare che gli altri trovino il cambiamento motivante, che mi pare un po’ debole come strategia).

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