Tempo & organizzazioni

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Su Eccellere, un mio articolo:

Persone e organizzazioni “a tempo”

Si parla di come la comunicazione che riguarda la gestione del tempo impatta a livello organizzativo e di identità aziendale, e di quali sono le direttrici su cui concentrare questa comunicazione.

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4 commenti
  1. silvia dice:

    Caro Luca, non mi stuzzicare su questo argomento. nella mia amministrazione il problema è la delega e capire che margine di autonomia si ha. perchè questi due fattori variamo. se il capo c’è vuole pensare a tutto, ma non ci riesce, si ingolfa, si innervosisce, e delega all’ultimo minuto, lasciandomi poco tempo per risolvere i problemi. e ai superiori non dice "quando" mi ha delegato, ma se il superiore si lamenta mi difende. se però ha altre cose da fare che gli interessano di più, sta in ferie o in malattia, sa che so organizzarmi benissimo e mi delega tutto. ci tengo a precisare, che la mia capa è una persona che stimo perchè anche se un po’ scorbutica è leale, nel nostro Dipartimento è tra le meglio. pensa cosa sono le altre! io al mio cane gli preparo il suo pasto, gli avanzi del piatto li do in più.

  2. Luca Baiguini dice:

    Cara Silvia, grazie per il tuo commento.Nei corsi sul Tima Management il momento in cui si parla di delega è sempre tra i più divertenti e dibattuti.Giungiamo spesso ad una conclusione: la delega, per essere tale, non deve essere agita quando ci si trova nell’area della crisi, ma quando ci si trova nell’area della programmazione.

  3. Angela dice:

    Ciao Luca, innanzitutto grazie per aver pensato anche a me per condividere il tuo articolo e poi ti chiedo scusa per il ritardo con cui ti rispondo, ma avevo bisogno di trovare un momento di tranquillità per risponderti con calma.La cosa che mi ha colpito del tuo articolo è la considerazione riguardo al time management come fosse "un set di strumenti e tecniche finalizzati allo sviluppo dell’efficienza e dell’efficacia personale" perchè, proprio qualche settimana fà, il mio capo, mi ha assegnato altri incarichi oltre quelli che già mi costringonono a utilizzare tempo oltre l’orario normale di lavoro, (ti ricordo che ad un certo punto della mia vita ho fatto la scelta di lavorare part-time per potermi dedicare maggiormente alla mia famiglia) e quando gli ho esposto le mie perplessità, mi ha risposto che io tempo fà ho fatto un corso sulla "Gestione del Tempo" e che quindi devo organizzarmi in modo da poter far fronte ai nuovi impegni.Questa risposta mi ha provocato un po’ di scoramento: primo perchè ha trasformato un fatto oggettivo (mancanza di tempo) in un fatto soggettivo (mia incapacità di organizzarmi) e secondo perchè il corso che tu hai tenuto e che tanto mi ha appassionato e stato ridotto alla somministrazione appunto di un "set" da utilizzare al bisogno.Ciao e a presto!

  4. Luca Baiguini dice:

    In effetti, il time management (come molti degli argomenti che riguardano la formazione comportamentale) viene spesso ridotto all’apprendimento di un set di strumenti che, quasi miracolisticamente, dovrebbero provocare cambiamenti profondi. Chi frequenta i miei corsi sa che non è così. Che le resistenze (sacrosante!) verso il cambiamento comportamentale implicano il dover analizzare più a fondo strumenti e strategie, perché ciascuno sia in grado di costruire da solo il proprio percorso di sviluppo.

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