Congruenza
Si racconta questa storia su una donna, su suo figlio e sul Mahatma Gandhi.
Il ragazzo era diabetico, e metteva in pericolo la sua salute mangiando zucchero. La donna, allora, decise di prendere il figlio con sè, di percorrere tre giornate di cammino, e di raggiungere la casa del Mahatma Gandhi. Voleva che fosse lui a dirgli di smettere. Era convinta che il figlio lo avrebbe ascoltato.
Ghandi la ricevette, la ascoltò, e, semplicemente, le disse di tornare dopo tre settimane.
La donna prese il figlio per mano e ritornò al villaggio. Tre settimane dopo, bussò di nuovo alla porta di Gandhi.
Lui la ricevette, la ascoltò di nuovo, ma questa volta si voltò verso il figlio e disse: “Ragazzo, non mangiare zucchero“.
La donna si rivolse a Gandhi e gli fece la domanda che ognuno di noi gli avrebbe fatto. “Gandhi-ji, disse, tre giorni di cammino mi separano dalla tua casa. Sono stata qui tre settimane fa, mi hai detto di tornare, ho camminato tre giorni, poi di nuovo tre giorni e sono tornata da te. Perchè non hai fatto tre settimane fa ciò che hai fatto oggi? Perchè non hai parlato con mio figlio allora?“
Gandhi guardò la donna.
Credo che lo si possa sono immaginare, Gandhi che ti guarda.
Deve essere una di quelle cose che ti scavano dentro.
Gandhi la guarda, e le dice: “Donna, tre settimane fa anche io ero goloso di zucchero“.
C’è una parola: congruenza.
Se dovessi darne una definizione, citerei proprio Gandhi: “Devi essere il cambiamento che desideri vedere nel mondo“.
[Ritratto di Gandhi tratto da TribuneIndia.com]
io in genere la chiamo coerenza. non so se vogliamo dire la stessa cosa. ho un metodo molto semplice per capire se una persona mi piace. verifico la COERENZA, tra quello che dice, verbale e non verbale, e quello che fa. ciao
Grazie Silvia per il tuo contributo.Direi che il significato è più o meno lo stesso.Per congruenza intendo il fatto che una persona comunica in maniera coerente (per l’appunto) con tutti i propri livelli di pensiero, fino all’identità ed al livello spirituale
mi piace aver scoperto la conguenza, mi sembra che sia ancora più profonda della coerenza, arriva fino all’identità, al proprio io. grazie
Questa definizione si rifà al modello dei Livelli di pensiero di Robert Dilts (e prima di lui, di Gregory Bateson).Grazie Silvia e a presto.