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Best of 2009

Concludo il 2009 riproponendovi alcuni degli articoli e delle tematiche che, per numero di lettori e numero di commenti suscitati, mi pare abbiano interessato gli avventori di questo blog.
Se qualcosa fosse sfuggito alla mia selezione, segnalatemelo.
E buon 2010 a tutti!

Partiamo dai temi che hanno tenuto banco:

Per concludere, alcuni tra gli articoli più letti:

  • Tesi, antitesi, sintesi
    Ci sono due modi per valutare un’idea, un progetto, un fatto: uno si basa sull’equanimità della valutazione, l’altro sul principio tesi, antitesi, sintesi. In questo articolo si esaminano le potenzialità di questa seconda modalità.
     
  • Sei miti da sfatare sulla creatività
    In una intervista a Fast Company, Teresa Amabile, mostrando i risultati di una ricerca frutto dell’analisi delle attività quotidiane di oltre 200 persone (per un totale di 12.000 giornate), smonta sei miti e luoghi comuni legati alla creatività ed agli ambienti e le pratiche le favorirebbero.
     
  • Workaholic
    I workaholics sono persone per cui lavorare non è una scelta, ma una necessità interiore a cui non si può sfuggire. Si tratta di una vera e propria dipendenza, con una caratteristica subdola: la sua congruenza con le aspettative sociali.
     
  • Rituali di time management
    Sul suo blog per Harvard Business Publishing, Peter Bregman condivide un piccolo trucco per mantenere il focus sulle attività e sfruttare così al meglio il proprio tempo indirizzandolo verso il raggiungimento degli obiettivi. Il rituale di time management che propone Bregman è in tre step, ed occupa circa 18 minuti su una giornata lavorativa di 8 ore.
     
  • I principali approcci al tema della leadership
    Un articolo che illustra i principali approcci al tema della leadership che si possono ritrovare nella letteratura, evidenziando gli elementi su cui ciascun approccio si focalizza.
     
  • Priming
    Si ha un fenomeno di priming quando uno stimolo precedente influenza la risposta ad uno stimolo successivo, anche se non vi è una correlazione diretta tra i due stimoli. Il priming impatta sui processi di decision making, ma può anche avere degli effetti positivi.
     
  • Libri in valigia, ecco la lista
    Una serie di suggerimenti di lettura da parte degli avventori del blog

Quel che le business school dovrebbero insegnare

Sul suo blog su bplans, Tim Barry ha avviato un dibattito interessante sul ruolo che le business school rivestono (e dovrebbero / potrebbero) rivestire nello sviluppo dell’imprenditorialità.

Si stanno susseguendo una serie di post piuttosto interessanti.

Ne riassumo un paio nei quali Tim Barry elenca 5 insegnamenti base che le business school possono trasmettere e altri 5 insegnamenti che dovrebbero trasmettere, ma che presentano una serie di difficoltà, per le quali viene da chiedersi se un’aula sia il luogo adatto dove impartirli.

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Un mio articolo sul blog di Harvard Business Publishing

hbp Sul blog di Harvard Business Publishing, un mio articolo su un tema che mi sta molto a cuore: la relazione tra comunicazione circa il tempo, leadership e dinamiche di gruppo.
L’articolo è in inglese, e ripropone in chiave un parte diversa (e più sistematica) quanto scritto in alcuni post precedenti:

Naturalmente, se vorrete commentare in inglese, potete farlo direttamente sul blog di HBP.
Se, invece, preferite lasciare le vostre opinioni in italiano, questo è il posto adatto!

MBA: la discussione continua

Questo post sul futuro dei Master of Business Administration ha suscitato qualche dibattito, soprattutto su un gruppo di Linkedin.
Ne sono uscite molte considerazioni interessanti (alcune decisamente provocatorie), che mi pare meritino una risposta articolata (ed un ulteriore luogo di discussione).

Cerco di sintetizzare alcuni pareri e poi ci aggiungo qualche nota mia.

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