Crowd Accelerated innovation

Su Wired Italia, un articolo del creatore di TED, Chris Anderson.
Parla di Crowd Accelerated Innovation, e la definisce come l’accelerazione subita dall’innovazione per effetto della condivisione della conoscenza attraverso quella che egli definisce come una vera e propria killer application: il video online.

Secondo Anderson, la Crowd Accelerated Innovation richiede tre ingredienti fondamentali:

  • La comunità
    Un insieme di persone che condividono un interesse.
    All’interno della comunità non tutti sono innovatori: devono essere ricoperti anche altri ruoli fondamentali (il trend-spotter, l’evangelizzatore, il superdiffusore, lo scettico, il semplice partecipante)
  • La luce
    Il lavoro e il contributo di tutti i membri della comunità deve essere visibile, e questo può avvenire con qualsiasi mezzo, anche a prescindere dal contatto faccia-a-faccia.
  • La molla del desiderio
    La prospettiva di un riconoscimento è una molla motivazionale potente all’interno delle comunità. Si tratta di un desiderio fondamentale. Per questo ogni comunità ha i suoi mezzi per fornire ai suoi membri più attivi e innovativi uno status riconoscibile.

Il video online, sempre secondo Anderson, muove ed accelera tutti e tre gli ingranaggi (e, nell’articolo, viene spiegato come).

Mi ha interessato (e vorrei il vostro parere) il pensiero secondo cui un mezzo come il video potrebbe impattare in maniera così forte sulla spinta ad innovare.

L’esempio di TED:

Quando quattro anni fa abbiamo deciso di postare sul Web gli interventi del Ted è avvenuto un fatto inaspettato: l’atteggiamento degli oratori è cambiato. In particolare, gli speaker hanno cominciato a dedicare più tempo alla preparazione dei discorsi. […]
I risultati erano evidenti. Altri oratori dopo aver visto quello che c’era in giro si sono dati da fare per creare qualcosa di diverso e di migliore. E abbiamo cominciato a trovare negli interventi alcuni meravigliosi trucchi creativi. La qualità delle conferenze Ted stava crescendo, parallelamente all’audience. Sembrava che postando le conferenze si ottenesse un duplice effetto: da una parte si offriva agli oratori una specie di biblioteca di esempi di grandi speach e dall’altra si offriva una motivazione in più a essere brillanti.

Mi domando se questo meccanismo possa essere, in qualche modo, replicabile in campi diversi (per esempio la formazione).

Che cosa ne pensate?

4 commenti
  1. Luigi Mengato dice:

    Parlavo di questo argomento con Daniele Fantelli (http://www.youtube.com/user/DANIELEFANTELLI ex Campione italiano di Trial in bicicletta). Mi diceva come lui molti “tricks” li abbia imparati sui video di YouTube di altri Bikers mondiali ….
    Generalizzando penso che il livello raggiunto da molti sport estremi ma “minori” (Kayak, Snowboard, MTB, …) lo si debba alla diffusione della “cultura” attraverso i video Online.

    Nella formazione ? Intanto possiamo migliorare tantissimo nel Public Speaking guardando TED, e da imparare c’è moltissimo, come ad esempio da chi sa fare a meno delle slide di PowerPoint: http://www.ted.com/talks/view/id/912

  2. Francesco dice:

    Ho letto l’articolo di Chris Anderson su Wired Italia questa notte. Mi ha colpito moltissimo. Credo che sia rivoluzionario cio’ che sta accadendo e che stia modificando in modo veramente molto significativo il knowledge management: mi trovo spesso a parlare con Docenti Universitari per il lavoro che svolgo e mi rendo sempre più conto che la ricerca sta diventando sempre più storia: i papers non riescono minimamente a tenere il passo con la realtà!

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  1. […] – qui il post già citato di Luca Baiguini […]

  2. […] è proprio il fenomeno/modello di cui parla Chris Anderson riassunto in modo molto efficace da Luca Baiguini: Secondo Anderson, la Crowd Accelerated Innovation richiede tre ingredienti fondamentali: 1. La […]

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