La lista dei buoni propositi

Alle 10.30 del primo gennaio, ho postato questo sul mio profilo Facebook:

Quest’anno:
– leggerò di più
– scriverò di più
– perderò peso
– passerò più tempo con la mia famiglia
– dedicherò più tempo a me stesso
– farò più sport
ma, soprattutto, stilerò più liste di buoni propositi che non riuscirò a realizzare.

In realtà, si è già parlato, qui, di buoni propositi.
Aggiungo alcune riflessioni di Steve Martin, che ha affrontato l’argomento sul blog di Harvard Business Review.

Citando gli studi di Richard Wiseman, Martin sostiene che:

  • per gli uomini è importante settare obiettivi specifici e scriverli
  • per le donne, invece, è più importante rendere pubblici i propri obiettivi e condividerli con familiari e amici.

È, in ogni caso, auspicabile utilizzare entrambe le strategie.

Inoltre, se il problema è invece quello di mantenere altre persone (i componenti del proprio team, per esempio) focalizzati sui propri obiettivi, allora è il caso di distinguere due dimensioni: il livello di motivazione ed il focus di attenzione.

Uno studio della Chicago University’s Graduate School of Business, infatti, pare dimostrare che gli individui e i team con un livello di motivazione basso perseguono con più efficacia i propri obiettivi quando vengono loro continuamente mostrati i progressi già fatti . Al contrario, adottare la stessa strategia con un gruppo motivato è meno produttivo: in questo caso è meglio focalizzare l’attenzione su quanto lavoro c’è ancora da fare per raggiungere l’obiettivo.

2 commenti
  1. Renata dice:

    Mi sembrano ottimi propositi ma con un unico obiettivo: il sé ripetuto sette volte. Domanda: L’io è’ da ritenere un livello di motivazione basso o alto?Si può considerare l’io come un team al completo?Sembrerebbe che la donna includa anche gli altri nei suoibuoni propositi. Ecco perchè il Creatore fu costretto a creare Eva che fosse d’aiuto ad Adamo. Non sarebbe stato un bene che rimanesse solo.

  2. Renata dice:

    Mi sembrano ottimi propositi ma con un unico obiettivo: il sé ripetuto sette volte. Domanda: L’io è’ da ritenere un livello di motivazione basso o alto? Si può considerare l’io come un team al completo? Sembrerebbe che la donna includa anche gli altri nei suoi buoni propositi. Ecco perchè il Creatore fu costretto a creare Eva perché fosse d’aiuto ad Adamo. Non sarebbe stato un bene se fosse rimasto solo, in compagnia di se stesso senza essere oggetto di attenzione da parte di un altro diverso da sé.

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